Risonanza ed armonia sono profondamente interconnesse.
E’ sorprendente soffermarsi e capire come dietro ad un fenomeno fisico cosi ben codificato sia sottesa una legge della natura a cui diamo un importanza irrilevante nel nostro quotidiano.
La natura, come tutto l’universo, risponde a leggi dell’armonia dove la risonanza ne è il fenomeno primo alla base. Tutto ha un proprio ordine e lascia davvero attoniti pensare che senza risonanza non ci sarebbe nessuna relazione tra spazio, struttura ed esseri viventi o meglio tra noi e tutto ciò che ci circonda.

In fisica classica, la risonanza è un fenomeno affascinante che si manifesta quando un sistema oscillante viene sollecitato da una forza esterna con una frequenza pari (o molto vicina) alla sua frequenza naturale di oscillazione o di vibrazione e ne va ad amplificare il movimento. Immagina un’altalena: se spingi nel momento giusto (alla stessa frequenza con cui oscilla da sola), l’altalena andrà sempre più in alto. Questo è un esempio di risonanza.
Nei diversi ambiti di applicazione del fenomeno, ma non in natura, naturalmente si possono creare anche situazioni distruttive se la struttura sollecitata amplifica eccessivamente la propria risposta allo stimolo: un ponte può crollare se viene sollecitato da vibrazioni alla sua frequenza naturale come è successo al famoso Tacoma Narrows Bridge nel 1940.
Succede anche con il suono: un bicchiere di vetro può rompersi se un suono alla sua frequenza di risonanza lo fa vibrare troppo intensamente.
Molto affascinante anche in medicina dove una tecnica di indagine strumentale come la Risonanza Magnetica , detta MRI, viene usata per ottenere immagini dettagliate dell’interno del corpo umano senza l’uso di radiazioni ionizzanti: essa sfrutta la risonanza dei nuclei atomici in un campo magnetico!
Frequenza vibrazionale e frequenza di risonanza
La differenza principale, tra frequenza vibrazionale e frequenza di risonanza, è che la frequenza vibrazionale è la frequenza di oscillazione di un oggetto, come già citata, mentre la frequenza di risonanza è la frequenza specifica caratteristica intrinseca alla quale un oggetto vibra con la massima ampiezza quando viene sollecitato da un energia esterna. In sostanza, un oggetto può vibrare a molte frequenze diverse, ma entrerà in risonanza solo alla sua frequenza naturale di risonanza, amplificando le sue vibrazioni.
Ma il fenomeno non finisce qui. All’interno del fenomeno risonanza, infatti, interessante soprattutto osservare come un sistema che assume una sua frequenza di oscillazione ‘trascini’ con se alla medesima oscillazione elementi adiacenti a cui è stata imposta una forza stabilendo un andamento oscillatorio comune come se si parlassero. Dunque l’energia si trasmette da un ‘sistema all’altro’, e cioè quando l’energia è la stessa, l’energia si trasmette liberamente. https://www.youtube.com/watch?v=u73T3FZp7kg
Ogni organismo vivente ha la sua frequenza vibrazionale, mentre ogni cosa nell’universo possiede la sua unica frequenza di risonanza. Quando la frequenza di un suono combacia con la frequenza di risonanza di un oggetto, l’oggetto incomincia a vibrare alla stessa frequenza del suono che ha stimolato la sua risonanza.
https://www.facebook.com/meccanicasuono/videos/445547336196635/
Se scendiamo più in profondità, atomi e particelle subatomiche costituiscono la materia e ci portano nella fisica quantistica. La frequenza naturale di vibrazione atomica e subatomica si riferisce alle frequenze a cui le particelle oscillano liberamente. Non esiste un’unica frequenza, ma un’infinità di frequenze. Queste frequenze dipendono da molti fattori come la massa delle particelle, la loro interazione (legami chimici) e il loro ambiente. Le particelle elementari dunque non hanno un’unica frequenza di vibrazione, e sono descritte da un’onda di probabilità.
Le frequenze sono espresse in hertz (Hz), unità di misura che rappresenta i cicli al secondo.
ll concetto di “frequenza naturale” in fisica classica dunque si riferisce alla frequenza alla quale un oggetto tende a vibrare quando viene ‘disturbato’. A livello atomico e subatomico, questo fenomeno prende il nome di risonanza quantistica.
La loro frequenza è legata all’energia che possiedono attraverso l’equazione di Plank: E=h x 𝜈
Dove E= rappresenta l’energia del fotone, misurata in Joule (J)
H= è la costante di Planck, una costante fisica universale che rappresenta il “quanto” di azione in meccanica quantistica. Il suo valore è approssimativamente 6,626 x 10⁻³⁴ Joule-secondo (J·s)
𝜈= rappresenta la frequenza della radiazione, misurata in Hertz (Hz).
Atomi e particelle subatomiche non possono mai essere completamente “fermi”, neanche in assenza di eccitazioni esterne. Questo è un concetto fondamentale della meccanica quantistica, spiegato dal principio di indeterminazione di Heisenberg. Questo per altro apre nuove riflessioni e una domanda: possiamo escludere che la materia sia viva?
La progettazione Evolutiva® traduce risonanza in armonia
Risonanza e armonia dunque sono profondamente connesse, ma perché? Se pensiamo ad oggetti e strutture di varie forme e colori che ci circondano, comprenderemo subito come la risonanza diventa un fenomeno insito nel nostro quotidiano che mette in relazione il nostro ‘sistema corpo’ con ogni elemento intorno a noi. Se ponessimo una domanda al nostro sistema legata ad un ascolto non uditivo, ma sensoriale generale, ne otterremmo con sorpresa una risposta molto chiara sul livello di interazione che sottende la sua reazione.
Alla base della Progettazione Evolutiva® c’è proprio l’ascolto profondo dell’ambiente intorno a noi, che non si appoggia all’udito ma al corpo intero, con cui si vede anche ad occhi chiusi e si sente nel totale silenzio.
Risintonizzando il corpo agli elementi circostanti è possibile trarne un beneficio profondo che si riverbera sul piano fisico ed esperienziale come uno stato di totale armonia.
                
    
    
    